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In questo CD vengono presentate composizioni dei più famosi compositori del Barocco Tedesco: Dietrich Buxtehude (1637-1707) e Johann Sebastian Bach (1685-1750). Questi due geni, vissuti più di 3 secoli fa, suscitano ancora un grande interesse tra gli artisti e gli appassionati di musica organistica.
Ma perché “ritratti contemporanei”? Un titolo del genere ha diverse spiegazioni.
Non è un segreto che oggi sia possibile ricreare l’interpretazione e il suono originale della musica organistica di Buxtehude e Bach. Noi viviamo in un’era differente. Il mondo moderno, con il suo dinamico senso del tempo, è totalmente diverso dal modo di vivere misurato dei secoli XVII-XVIII. Così tante cose sono cambiate: i mezzi per registrare la musica sono migliorati significativamente, Internet può aiutare a trovare e confrontare diverse esecuzioni in qualunque punto del mondo; è possibile costruire strumenti giganteschi e gestirli da comode tecnologie computerizzate. Non solo questo ispira gli organisti a suonare più virtuosisticamente, ma anche a cambiare continuamente le sonorità dei registri, che a loro volta diventano molto diverse dai timbri usati nel periodo barocco. Gli organisti di oggi si trovano molto spesso di fronte ad una difficile scelta: suonare la musica barocca solo sugli organi di quell’era o sugli strumenti neobarocchi che sono comparsi nel XX° secolo oppure eseguirla su organi moderni e versatili? E se si suona musica d’organo dei secoli XVII-XVIII su strumenti moderni, attenersi a registrazioni della musica barocca o dar libero sfogo all’immaginazione dando un suono moderno alle composizioni barocche?
La musica di J. S. Bach e D. Buxtehude presentata su questo disco è stata registrata sul nuovo organo “Diego Bonato 2013” di Villasanta (Monza). È impossibile non esser d’accordo con l’opinione dei sostenitori dell’esecuzione storica, che affermano che la musica barocca suona al meglio sui rispettivi strumenti. Ma non sempre gli organisti hanno l’opportunità di suonare strumenti barocchi, specialmente in concerto. Vale anche la pena ricordare che entrambi i geni han sempre mostrato interesse nelle innovazioni relative l’organo. Buxtehude studiò i problemi del temperamento, e i suoi strumenti in Lubecca furono espressamente modificati per utilizzare le nuove tonalità. Ci sono ancora più testimonianze riguardo gli esperimenti esecutivi di Bach: i contemporanei erano meravigliati dalla novità delle sue registrazioni che creavano uniche e nuove sonorità. Inoltre egli era un famoso e rispettato esperto nel campo dell’organaria; era consultato riguardo la ricostruzione di organi antichi e dava consigli pratici riguardo l’installazione di nuovi strumenti.
Il CD presenta i più caratteristici generi musicali di Buxtehude, Bach e del barocco tedesco in generale: preludi, toccate, corali, generi di ostinato come ciaccona e passacaglia. L’abilità creativa di entrambi i compositori viene messa perfettamente in risalto tramite l’uso di tecniche polifoniche ed esperimenti con la forma. Durante la sua vita D. Buxtehude fu un maestro spirituale per molti giovani compositori. È risaputo che Bach si recò a piedi da Arnstadt fino a Lubecca per incontrarlo. Il CD contiene opere di Bach composte sotto l’influenza del grande maestro: il Preludio e Fuga BWV 532 e la Toccata e Fuga BWV 565.
Eseguire le composizioni di Buxtehude e Bach su un’organo moderno è solo una parte dei “ritratti contemporanei” dei geni barocchi. I loro veri ritratti musicali sono stati creati da due eccezionali compositori contemporanei.
Peter Eben (1929-2007) scrisse Hommage à Dietrich Buxtehude nel 1987 in onore del 350° anniversario di Buxtehude. Basato sulla forma e sui temi del Preludio in Sol minore BuxWV 148, la composizione è un’interessante fusione di stile barocco e idee moderne. Gli ascoltatori possono facilmente riconoscervi un’altra composizione di Buxtehude: il Preludio, Fuga e Ciaccona in Do BuxWV 137, anch’essa registrata in questo disco. Citazioni dei temi musicali interpretati con armonie moderne; la forma musicale tipica della Germania del nord con i suoi inimmaginabili contrasti, energia insieme al moderno pulsare del nostro tempo; una miscela di armonie classiche e jazz – tutto questo crea l’inconfondibile stile di P. Eben.
Il nome di J. S. Bach è collegato a più di 400 composizioni. Molte di esse sono basate sul monogramma musicale B-A-C-H, che apparve per la prima volta nell’Arte della Fuga di Johann Sebastian stesso. Molti compositori degli ultimi 3 secoli hanno usato questo monogramma come base per i loro lavori. Tra le più famose composizioni per organo troviamo le 6 Fughe su BACH di R. Schumann, il Preludio e Fuga sul tema BACH di Liszt, la Fantasia e Fuga su BACH op. 46 di M. Reger ecc. Il monogramma può essere trovato anche in Bach’orama: Organ Fantasia su temi di Johann Sebastian Bach composta da Naji Hakim nel 2003 (Paris, Leduc, 2004). Essendo una fantasia musicale, questa composizione è un vero e proprio spettacolo pirotecnico di temi familiari armonicamente trasformati, tessuti ognuno in complessi contrappunti. La sua forma a mosaico, che si apre sul famoso tema BACH e che si conclude con una tempestosa coda sul famoso tema dalla Toccata e Fuga BWV 565, è un quiz intellettuale sulla musica di Bach. In un istante la famosa Passacaglia, la Toccata, Adagio e Fuga in Do maggiore, l’Aria dalla Suite per orchestra n.3, il tema dall’Offerta Musicale corrono nella tua mente. Inizialmente concepita come uno Scherzo, la Fantasia si trasforma in un collage multiforme possibile solo alle inconfondibili creazioni di Hakim.
Natalia Baginskaya
(Traduzione di L. Bonoldi)
Scarica il libretto del CD completo. Note a cura di Christian Frattima e Thomas Chigioni.